martedì 26 novembre 2013

Post creato per l'esame

Due settimane fa sono stata a Roma per una breve vacanza.
E' una gran bella città piena di storia e di vita ma la cosa che mi è piaciuta di più, tra tutti i monumenti che ho visto è stato "Il Vittoriano". 


Il Vittoriano | Foto personale


Per maggiori informazioni riguardo alla storia di tale monumento, consiglio questo sito: Vittoriano link

Grazie per l'attenzione,

Valentina

Citazione del giorno

“Chiedere può essere la vergogna di un minuto, non chiedere può essere il rimpianto di una vita.”
-Pablo Neruda

lunedì 25 novembre 2013

Dieci film, dieci malattie mentali

10. E ora parliamo di Kevin (2011) > Disturbo antisociale di personalità e depressione
La storia parla di una relazione complicata e conflittuale tra madre e figlio. Il figlio viene dipinto come un mostro e peggiora sempre di più nel corso della pellicola fino ad arrivare all'omicidio.

9. Sucker Punch (2011) > Disturbo dissociativo dell'identità
Baby Doll, protagonista della pellicola, viene rinchiusa ingiustamente in un manicomio, perchè accusata dell'omicidio della sorella.Per sfuggire a quella triste realtà, comincia a crearsi un mondo tutto suo. E' solo quel mondo inventato la sua ancora di salvezza.

8. The Hours (2002) > Depressione e disturbo bipolare
Tre donne, tre vite parallele. Le storie sono legate tra loro dalla malattia mentale e da casi gravi, che possono portare al suicidio. 

7. Wristcutters - Una storia d'amore (2007) > Depressione e abuso di sostanze
Questo film si svolge in una vita dopo la morte - quasi come se fosse uno scherzo - delle persone che si sono suicidate. Non parla nè di inferno, nè di paradiso e tanto meno di purgatorio. E' un film davvero ironico ed esplora il concetto di quelle persone che hanno vissuto quel genere di triste esperienza.

6. Prozac Nation (2001) > Depressione e abuso di sostanze
Questo film è tratto da un libro e dà una vista interessante riguardo al mondo della depressione. Parla del mondo antecedente agli antidepressivi e Lizzie, protagonista dell'opera, sperimenta quella condizione senza possedere gli strumenti per recuperare sé stessa ed andare avanti.Purtroppo Lizzie comincia a curarsi con metodi non funzionanti -abuso di droghe e sesso-

5. American Psycho (2000) > Disturbo antisociale di personalità, disturbo dissociativo dell'identità e disturbo ossessivo compulsivo
Questo film sostiene l'associazione tra violenza e malattia mentale. Il protagonista fantastica di uccidere persone -fissazione che conduce senz'altro a un disturbo antisociale di personalità- al punto che non si distingue più realtà e finzione.

4. Requiem for a Dream (2000) > Abuso di sostanze
Un film piuttosto inquietante che mostra la vera e propria essenza della dipendenza da sostanze. E' una delle viste più realistiche e veritiere di tale realtà.

3. Il Cigno Nero (2011) > Disturbo ossessivo-compulsivo, disturbo dissociativo dell'identità, disturbo alimentare e disturbo delirante
Film che riguarda i pericoli del perfezionismo e dell'immagine distorta del corpo. La protagonista della pellicola lotta contro la sua immagine di cigno nero e cigno bianco, contro le molestie sessuali che riceve e dall'inquietante delirio che le accompagna le notti. Non riceve nessun aiuto, il che la fa ricadere nell'abisso nero della sua mente sempre di più.

2. Qualcuno volò sul nido del cuculo > Disturbo di personalità antisociale
Questo classico film sulla malattia mentale mostra il trattamento brutale dei malati mentali in istituti dediti a curare i pazienti che però ricevono solamente delle umiliazioni, elettroshock e lobotomie. 

1. Donnie Darko (2001) > Schizofrenia
Questo film suscita delle problematiche di categorizzazione. Donnie è davvero un malato mentale? E' reale? E' falso?

Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne



Oggi giornata mondiale ONU contro violenza su donne!


In Italia sono gia' 128 vittime quest'anno e sono tante le iniziative in programma per la giornata di oggi.
A Roma è previsto un flash mob della Cgil. Più del 70% delle donne nel mondo ha subito violenza almeno una volta nella vita, ha ricordato ieri il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-Moon.


lunedì 18 novembre 2013

Catching Fire Premiere ; Rome, 14/11/2013

http://www.youtube.com/watch?v=iAkfgHpZbNQ

Uno dei giorni che ricorderò per sempre: la premiere italiana del secondo film tratto dalla saga di Hunger Games. La Ragazza di Fuoco. Ed è stata proprio una vera giornata di fuoco. Io ero lì con altri, tantissimi, fan dei libri della Collins o, più semplicemente, dei film.
In fila dalle 6 del mattino, sono stata più di 13 ore dietro ai cancelli d'ingresso prima e dietro le transenne del red carpet poi.
Una cosa da pazzi, nel vero senso della parola. Gente che piangeva, che spingeva, che stava male...
Ma io dico che ne è valsa la pena.
Ho potuto vedere di persona tre dei più grandi attori del momento. Prima di tutti Jennifer Lawrence, Katniss Everdeen nei film, vincitrice del Premio Oscar 2013 come "Miglior Attrice Protagonista" grazie al film "Il Lato Positivo".
Liam Hemsworth, Gale nel film, fratello del famoso Chris Hemswort, meglio conosciuto come Thor.
Ultimo, ma non per importanza, Josh Hutcherson che interpreta Peeta Mellark. Anche se non ha mai vinto nessun Oscar, ha partecipato a una gran quantità di pellicole cinematografiche fin da bambino (ad esempio, "Un Ponte per Terabithia" o  "I Ragazzi Stanno Bene").
Ma non è stata solamente questione di quei pochissimi minuti in cui li ho visti a rendere la giornata speciale.
I ragazzi che, come me, hanno sostato per diverse ore dietro le transenne si sono rivelati un'ottima compagnia. Ci legava il fatto di essere parte dello stesso fandom, ma non solo...
Eravamo lì per condividere lo stesso destino, la stessa speranza...
Il prossimo anno probabilmente ci sarà la PREMIERE MONDIALE del terzo film tratto dalla saga ("Il Canto della Rivolta - parte 1") sempre a Roma e vi posso assicurare una cosa.
Io ci sarò.

Grazie per l'attenzione,
Valentina.

martedì 12 novembre 2013

Citazione del giorno


http://rebloggy.com/post/mine-the-hunger-games-josh-hutcherson-peeta-mellark/29223751819


 "Io non voglio che mi cambino. Che mi trasformino in quello che non sono. Non voglio essere solo un'altra pedina del loro gioco. Vorrei solo trovare un modo per dimostrargli che non sono una loro proprietà. Se proprio devo morire, voglio rimanere me stesso."
Peeta Mellark ; Hunger Games

Il mio PLE



Ecco qui la rappresentazione grafica del mio PLE.
Sulla sinistra potete trovare le app e i siti Web che utilizzo per l'università mentre sulla destra ciò che uso prevalentemente per quanto riguarda il mio tempo libero ed il divertimento. Ovviamente molte app le uso per entrambi i motivi (su facebook mantengo i contatti sia con amici che conb compagni di università con i quali spesso scambio pareri/consigli riguardo all'apprendimento universitario).
Un esempio concreto di integrazione tuttavia lo trovo soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo di Google Traduttore o comunque di programmi utili per tradurre testi da una lingua straniera che non conosco all'italiano.
Grazie per l'attenzione!

Valentina.

Che cos'é il PLE?

http://www.scoop.it/t/personal-learning-environments-ple
PLE  - Personal Learning Environments in inglese, Ambiente Personale di Apprendimento in lingua italiana – è tutto un insieme di supporto utilizzato specialmente dagli studenti per controllare e organizzare il proprio apprendimento.

E’ utile stendere un PLE per le seguenti ragioni:
  1.  Organizzare gli obiettivi dell'apprendimento che si vuole affrontare;
  2. Gestire l'apprendimento stesso;
  3.  Trovare punti d'accordo e di contrasto con altri che possono essere compagni di studi, insegnanti o altre  figure educative e non, per facilitare il conseguimento degli obiettivi che si sono posti durante l'apprendimento.
 Gli Ambienti Personali d'Apprendimento integrano insieme apprendimenti formali (come l'apprendimento di concetti scolastici) e non formali (ciò che può venire appreso tramite internet o interessi vari - giusto per esempio dato che, se si parla di apprendimento informale, l'argomento è decisamente vasto).
Ovviamente, vista la sua portata vasta, il PLE può essere adottato non solo da uno studente ma anche da un responsabile d'azienda, un manager, ecc...
Io, comunque, mi riferisco soprattutto sulla sfera d'apprendimento di una studentessa universitaria che, in questo caso, sono io!

VERSO UNA PRIMA DEFINIZIONE

"Un Personal Learning Environment è uno strumento che facilita l'accesso, l'aggregazione, la configurazione e la gestione di esperienze di apprendimento da parte di un individuo."
http://it.masternewmedia.org/tecnologia-insegnamento/ambienti-di-apprendimento/PLE-personal-learning-environments--20070617.htm

Per questa prima definizione e la sua vastità, possiamo capire che il PLE non può essere un concetto che deve essere utilizzato solo ed unicamente in ambito educativo ma, piuttosto, in tutti i contesti di vita.
Perché, si sa, non si finisce mai di imparare qualcosa...

Grazie per l'attenzione,

Valentina.
  

Ciao mondo!

Buongiorno a tutti,
mi chiamo Valentina, ho quasi  21 anni e, da oggi, questo sarà il mio blog personale.
Questo blog nasce da un progetto ideato dall'Università di Bologna (che attualmente frequento come studentessa dell'ultimo anno), nato durante la prima lezione di "Informatica per l'Educazione".
Nei post successivi, quindi, elaborerò alcune mie riflessioni riguardo al PLE (di che cosa si tratta ne parlerò più avanti) e, chissà... Magari questo blog continuerà a vivere anche dopo la fine del corso...
In ogni caso,
                    STAY TUNED!!!!

Valentina.